Costruire insieme. Perchè è necessario uno sguardo di genere su lavoro e migrazione
Oltre il mare, oltre i muri: un orizzonte di speranza per una nuova città.
Il Festival della Migrazione è giunto alla sua decima edizione. Costruire insieme: lavoro, dignità, futuro, a cura del Comune di Bologna, in collaborazione con l’Università di Bologna e la Regione Emilia-Romagna, è il tema dedicato alla sessione bolognese dell’itinerario.

Da sinistra Guido Caselli – UnionCamere, Leyla Dauki – Agenzia Regionale per il lavoro Emilia – Romagna, Anna Cometti – Operatrice d’ufficio Servizi sociali del Comune di Bologna, Daro Sakho – Diversity Manager Comune di Bologna – Foto a cura di Diego Camola, Festival della Migrazione
Il 30 ottobre 2025 l’Auditorium Biagi di Sala Borsa di Bologna ha accolto lo svolgimento di una delle giornate del Festival, con presentazione di una pluralità di panel uniti nel comune dibattito su lavoro e migrazione. Il Festival ha origine dalla collaborazione tra Fondazione Migrantes della Conferenza Episcopale Italiana, Porta Aperta di Modena e oltre 50 enti e organizzazioni del territorio e la sua attività di workshop, incontri, seminari e dibattiti è itinerante.
I panel sono plurali. Lavoro e migrazione sono stati declinati tra più prospettive e secondo un percorso mirato finalizzato ad approfondire tutte quelle narrazioni positive che testimoniano il valore aggiunto dell’intreccio tra dati di imprenditoria di persone con background migratorio, confronto e condivisione di processi di empowerment personali e focalizzazione sull’elemento del genere come indice rivelatore di alcune differenze nel mercato del lavoro.
Tra il primo panel Contrastare lo sfruttamento: politiche, progetti, persone…in Emilia-Romagna e l’ultimo Un lavoro giusto per tutte e tutti: etica, economia, società il Comune di Bologna in collaborazione con il Centro Interculturale Zonarelli ha contribuito con il secondo panel Uno sguardo di genere sul tema lavoro e migrazione.

Da sinistra moderatrice Daro Sakho, Cristina Ceretti Consigliera comunale e Direttivo Festival della Migrazione, Keltoum Kamal Idrissi – Hijab Paradise, Helen Mengsteab – Pub Sunshine, Lingfen Hu – Ling’s Ravioleria Migrante, Sunita Saharani – Fiera di Fiori (Premio Tina Anselmi), Foto a cura di Diego Camola, Festival della Migrazione
Lavoro e migrazione secondo un’ottica di genere
Uno sguardo di genere su tema lavoro e migrazione nasce dalla comune volontà di servizi che già collaborano insieme, Centro Interculturale Zonarelli, Pari Opportunità, Ufficio Statistica e dallo scambio costruito negli anni con le donne provenienti da contesti migratori che frequentano il Centro interculturale. Come riportato anche nell’Atlante di genere di Bologna / Per una citta femminista vi sono associazioni miste che però hanno un’evidente attenzione alla tutela dei diritti delle donne (..)e ai progetti di cooperazione sul sostegno all’imprenditoria femminile e alla tutela dei diritti che hanno contribuito alla formazione del panel (tra le quali alcune donne del gruppo Onde per la libertà) e alcune realtà imprenditoriali che attualmente sono attive nel territorio bolognese e che riservano una loro storia, uno scambio con la comunità continuativo e un valore aggiunto tra i dati statistici su lavoro e popolazione di donne con background migratorio. L’attenzione alla costruzione di un dialogo che includesse sia un approccio analitico sui dati individuati con l’Ufficio Statistica del Comune di Bologna che la presentazione di uno spazio di confronto tra imprenditrici con background migratorio, come protagoniste dell’esito di una integrazione socio-economica, empowerment personale, valorizzazione di qualifiche e rete con la comunità: ha permesso di aprire una possibilità di continuità nel prediligere uno sguardo di genere attivo tra le attività lavorative e testimonianze di dati nel territorio bolognese.
La moderazione di Daro Sakho – Diversity Manager del Comune di Bologna ha permesso di porsi in ascolto non solo dei saluti istituzionali di apertura e chiusura del panel da parte di Erika Capasso, Delegata del Sindaco alle Nuove Cittadinanze e Cristina Ceretti, Consigliera comunale e Direttivo Fondazione Migrantes, ma anche di due momenti di confronto dati dalla presentazione di dati ed esperienze da parte di Leyla Dauki di Agenzia Regionale per il Lavoro Emilia-Romagna, Anna Cometti, assistente sociale del Comune di Bologna e Guido Caselli vicesegretario generale di Unioncamere Emilia – Romagna alla voce di imprenditrici, con background migratorio, che intrecciano storie diversificate, testimonianze di costruzione di un lavoro, rete con la comunità.

Imprenditrici, volontarie Servizio Civile Centro Interculturale Zonarelli, Lucia Fresa Responsabile U.I. Diritti, cooperazione e nuove cittadinanze – Comune di Bologna, Erika Capasso – Delegata del Sindaco alle Nuove Cittadinanze, Cristina Ceretti – Consigliera Comunale e Direttivo del Festival della Migrazione, Foto a cura di Diego Camola, Festival della Migrazione
Che cosa costruisce un dibattito tra imprenditrici
Successivamente a un percorso di costruzione del panel finalizzato a rendere un atto di partecipazione lo scambio tra donne con background migratorio portatrici di attività imprenditoriali nel territorio bolognese, è stato possibile l’incontro tra esperienze di imprenditoria diversificate e in un dialogo posto oltre alla presentazione del proprio ruolo nel contesto lavorativo del territorio.
Infatti, Bologna è circondata da imprese femminili con background migratorio che richiedono rete e sono imprese fatte di persone con storie. Nel secondo momento del panel, le donne invitate sono state intervistate da Daro Sakho – Diversity Manager ma con una impostazione di dibattito attivo e possibilità di creare intrecci tra più storie e tra i dati assimilati dai contributi del momento precedente.
Le imprenditrici intervenute sono state Helen Mengsteab – Pub Sunshine, Keltoum Kamal Idrissi – Hijab Paradise, Lingfen Hu – Ling’s Ravioleria Migrante, Sunita Saharani – Fiera di Fiori (Premio Tina Anselmi).
Tra le domande:
Gestire un locale significa diventare parte della vita del quartiere. Com’è il rapporto con il quartiere e quali sono state, per te, le sfide o le soddisfazioni nel costruire questa relazione? Come è nata l’idea imprenditoriale: a chi si rivolge, quali risorse e competenze hai messo in campo e come vivi oggi il contesto dell’imprenditoria? Quali riflessioni ti senti di condividere sull’esperienza di fare impresa come giovane donna? Quali elementi o scelte ti hanno permesso di arrivare dove sei oggi e quali esperienze pensi possano essere più utili o significative per altre imprenditrici e/o giovani donne? Com’è il rapporto con le persone che vivono o lavorano vicino alla tua attività? Hai avuto modo di conoscerle meglio e di creare relazioni?
Le risposte sono state storie di autonomia, sfida, costruzione, indipendenza condivisa, la diretta con tutti i dettagli del panel è possibile recuperarla sul sito del Festival https://www.festivalmigrazione.it/video-2025/ e nelle pagine social di UfficioDirittiComuneBologna e Festivalmigrazione.
Si ringrazia per l’attiva partecipazione tutte le relatrici e relatori che sono intervenuti, Fondazione Migrantes e il dibattito e testimonianze delle donne imprenditrici: tutte parti che permettono la costruzione di uno sguardo di genere su lavoro e migrazione.
Francesca Vannini – Staff Centro Interculturale Zonarelli