Mainstreaming Migration
Local Authorities for Migration & Development è un progetto realizzato dall’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni, che vede impegnato il Comune di Bologna in un’attività di scambio e condivisione di esperienze con i Comuni di Milano e Tirana (Albania), sulle politiche locali legate alla gestione e alla valorizzazione della migrazione in un’ottica di rafforzamento del nesso tra “migrazione e sviluppo”.
Il progetto è inserito nell’ambito delle iniziative di Migrazione e Sviluppo implementate in Italia dall’Ufficio di coordinamento per il Mediterraneo dell’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM), volte a favorire e consolidare il nesso tra migrazione e sviluppo, sottolineando e rafforzando il ruolo positivo delle persone migranti nello sviluppo delle loro comunità di origine e di destinazione.
Il progetto si sviluppa nel contesto degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, che ha riconosciuto gli impatti trasversali della migrazione sugli obiettivi delle politiche settoriali, per cui se da un lato gli obiettivi e le politiche di sviluppo possono influenzare le decisioni, le condizioni e le conseguenze della migrazione, dall’altro la migrazione rappresenta un aspetto intrinseco dei diversi fattori economici, sociali, culturali e politici che influenzano il raggiungimento degli Obiettivi di sviluppo.
Il progetto si basa sulle seguenti azioni:
– Ricerca: analisi dei contesti territoriali, dei movimenti migratori, delle competenze in tema migratorio, dei principali stakeholder; consultazione e dialogo per l’identificazione di potenziali ambiti/settori di interesse; raccolta e analisi di policy e pratiche su Mainstreaming Migration per lo sviluppo locale; identificazione di altri contesti su cui fare approfondimenti;
– Capitalizzazione e scambi: presentazione, scambio e validazione di buone pratiche messe a disposizione dalle città, individuazione di pratiche da replicare/innovare e di ambiti di interesse da approfondire mediante scambi tra le città;
– Formazione: sessioni di formazione e informazione sulla rilevanza dello mainstreaming migrationper lo sviluppo locale, capitalizzazione, altri temi di interesse legati al progetto; formazione peer to peer.
Nella declinazione del progetto il Comune di Bologna si è avvalso dell’esperienza importante del “Piano di Azione Locale (PAL) per un’azione amministrativa non discriminatoria e basata sui diritti umani nei confronti dei nuovi cittadini e delle nuove cittadine”.
L’esperienza è stata utilizzata sia come metodologia sia come campo di intervento all’interno del quale iscrivere proposte migliorative in chiave di mainstreaming migration con particolare attenzione al rafforzamento della partecipazione attraverso il maggior coinvolgimento di specifici settori (i.e. Area Nuove cittadinanze e quartieri, Dipartimento Cultura e Promozione della Città, Area Programmazione, controlli e statistica e Area Welfare e Promozione del Benessere di Comunità.
Nell’ambito del progetto Il Comune ha elaborato e redatto un piano di azione locale (roadmap), individuando tre ambiti principali di criticità su cui orientare la propria azione. Il primo è afferente alla governance dei processi intra-settoriali, il secondo è relativo alla tematica della partecipazione sostanziale, per sua natura trasversale a tutta l’azione dell’amministrazione. Il terzo, invece, individua in uno specifico ambito di intervento dell’Amministrazione, quello della Cultura e del Welfare culturale uno degli ambiti sperimentali di intervento attraverso cui rafforzare la partecipazione dei cittadini stranieri, sia per migliorare l’accesso alla cultura e al patrimonio culturale della città da parte dei/delle residenti stranieri, sia per migliorare la qualificazione professionale degli operatori/operatrici culturali.
Per quel che riguarda la partecipazione sostanziale, il Comune ha avviato diverse azioni, e nello specifico percorsi laboratoriali, rivolti sia ai/lle dipendenti che al terzo settore,in particolare l’associazionismo migrante e interculturale.
Il primo percorso laboratoriale è rivolto principalmente ai dipendenti del Comune e verte sugli aspetti interculturali della co-progettazione di interventi di animazione culturale, sociale e territoriale, promosso dall’Area Nuove cittadinanze e quartieri del Comune di Bologna, in collaborazione con IRS e Salus Space.
La seconda azione è un laboratorio di formazione sull’advocacy rivolto alle associazioni del centro interculturale zonarelli. L’azione è promossa dall’Ufficio Nuove Cittadinanze, cooperazione e diritti umani- Centro interculturale Zonarelli, in collaborazione con l’Agenzia per il Peacebuilding. Il corso è volto all’acquisizione di strumenti e competenze per consolidare il ruolo dell’associazionismo migrante nella partecipazione e nella cittadinanza attiva a Bologna, e ha come specifico obiettivo la realizzazione di un toolkit sull’advocacy, che possa restare a disposizione delle associazioni per future formazioni peer to peer.
A completamento del percorso è previsto uno scambio tra diversi settori sui percorsi partecipativi del Comune, con un focus sulla partecipazione delle persone o dei gruppi di origine straniera. Verrà fatta una riflessione/bilancio di punti di forza e debolezza dell’approccio partecipativo finora applicato dall’amministrazione per rafforzare l’empowerment di comunità, così come una riflessione sull’uso inclusivo degli spazi e dei luoghi della partecipazione.
Invece, nell’ambito specifico della cultura e del welfare culturale, sono state messe in campo diverse azioni aventi come target principali, da un lato la cittadinanza (sia i origine straniera che italiana) e dall’altro lato gli operatori culturali del Comune.
Con riferimento a questi ultimi, si è avviata una formazione rivolta ad operatori e operatrici di biblioteche e musei sulla relazione con gli utenti nel rispetto delle diversità culturali e religiose. La formazione è volta ad individuare possibili azioni di miglioramento nell’erogazione dei servizi culturali comunali/cittadini che saranno organizzate e riassunte in un documento interno ad uso dei responsabili dei servizi. Il corso è promosso dall’Ufficio nuove cittadinanze, cooperazione e diritti umani, curato dall’associazione Next Generation Italy e si avvale della collaborazione dell’Università di Bologna, Dipartimento Beni Culturali e di diverse associazioni di migranti e non solo, che operano nell’ambito del dialogo interculturale e interreligioso.
Infine, il progetto ha permesso una prima sperimentazione di “Traiettorie di sguardi” il cui fine è quello di proporre ogni anno ad uno/a scrittore/scrittrice di adottare un museo dell’Istituzione Bologna Musei e di raccontarlo, partendo dalla propria storia e dal proprio vissuto. Successivamente, ogni scrittore/scrittrice farà da guida/conduttore di un percorso che verrà avviato nel museo prescelto e che coinvolgerà, in via preferenziale ma non esclusiva, nuovi cittadini e giovani – seconde e terze generazioni. Il percorso sarà articolato in diverse tappe suddivise tra incontri con scrittore/scrittrice, visite alle collezioni e fucus su opere, momenti laboratoriali dedicati a lettura/analisi/riflessione/scrittura. Il laboratorio è promosso da Patto per la Lettura Bologna/Settore Biblioteche di Bologna e Istituzione Bologna Musei e realizzato in collaborazione con Hayat Onlus.
*Il progetto Mainstreaming Migration è supportato dal MAECI e dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo e realizzato con la collaborazione tecnico-scientifica del Centro Studi Problemi Internazionali (CeSPI).
In questa pagina troverete gli aggiornamenti delle attività realizzate nell’ambito del progetto.