Toolkit sull’advocacy
Scopri il toolkit digitale per organizzare azioni di advocacy
Il Centro Interculturale Massimo Zonarelli del Comune di Bologna ha realizzato, in collaborazione con Agency for Peacebuilding, un laboratorio di formazione, rivolto all’associazionismo migrante e interculturale, incentrato sull’advocacy agli enti locali. Tale percorso formativo ha consentito lo sviluppo di un toolkit digitale per sostenere tali azioni di advocacy.
Il toolkit risponde alle esigenze dei nuovi cittadini e persone con background migratorio individuate dall’Ufficio Nuove Cittadinanze, Cooperazione e Diritti Umani del Comune di Bologna nell’ambito del progetto Mainstreaming migration in local development promosso dall’International Organization for Migration (IOM), implementato dal Centro Studi di Politica Internazionale (CeSPI) e finanziato dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, cui il Comune ha aderito nel corso del 2020-2021.
Le esigenze dell’associazionismo sono stato identificate tramite un processo consultivo interno all’amministrazione, che ha consentito di evidenziare le difficoltà strutturali della popolazione straniera a partecipare alle scelte e agli orientamenti dell’amministrazione e una necessità di rafforzarne la capacità di advocacy. Il toolkit rappresenta la conclusione di tale percorso formativo, grazie all’elaborazione del materiale emerso nei vari incontri del laboratorio e all’integrazione di ulteriori risorse utili all’avviamento e al rafforzamento delle azioni di advocacy da parte dell’associazionismo.
Il toolkit contiene:
- Concetto e definizione di “advocacy”
- Vademecum su come costruire un’azione di advocacy: utilizzo dei dati e della ricerca, identificazione del target di riferimento, sviluppo e consegna di messaggi di advocacy, costruzione di alleanze, comunicazione, raccolta fondi e valutazione di impatto dell’azione
- Un elenco degli strumenti a disposizione dei cittadini per informarsi e partecipare alla gestione della cosa pubblica, quali i siti web delle amministrazioni pubbliche, gli Uffici Relazioni con il Pubblico (URP), il diritto di accesso a pratiche o procedimenti o a pubblici documenti, informazioni o dati prodotti o detenuti dall’amministrazione, gli istituti di partecipazione (come l’Istanza, la petizione, l’iniziativa popolare, l’istruttoria pubblica, il referendum consultivo, il bilancio partecipativo, gli interventi volti a sostenere le Libere Forme Associative (LFA), i patti di collaborazione e le segnalazioni).
- La presentazione di buone pratiche e dei consigli di sei associazioni come casi studio di una efficace azione di advocacy verso gli enti locali
- Lezioni tratte dal laboratorio di advocacy per aiutare nel concreto le associazioni interessate a
- identificare le possibili motivazioni che portano i singoli ad attivarsi nel campo dell’advocacy per i diritti e i possibili argomenti di azione
- capire come sensibilizzare efficacemente gruppi di persone per raggiungere un maggiore impatto per la propria azione di advocacy
- scegliere il target a cui rivolgere la propria azione di Advocacy
- Un elenco di materiali disponibili online utili all’advocacy prodotti da organizzazioni nazionali e internazionali.