UNESCO Masterclass: “Leggere e raccontare l’attualità. I nessi tra migrazioni, cambiamento climatico e continuità coloniali”
Il 21 marzo 2022, in occasione della Giornata mondiale per l’eliminazione della discriminazione razziale, è stata organizzata presso il Centro Interculturale Zonarelli l’UNESCO Masterclass. Leggere e raccontare l’attualità. I nessi tra migrazioni, cambiamento climatico e continuità coloniali. La Masterclass è stata anticipata, sabato 19 marzo, dalla realizzazione di un Migrantour a cura di Next Generation Italy che ha proposto un percorso in Bolognina per scoprire luoghi e storie di uno dei quartieri più popolari della città.
Il pomeriggio di attività del 21 marzo si è svolto in contemporanea alle attività organizzate in altre città europee con Parigi a ospitare l’evento principale. L’intento è stato quello di collegare idealmente in una giornata così significativa le città impegnate al contrasto del razzismo e delle discriminazioni. In questo contesto, è stato possibile ospitare gli interventi di Linda Tinio, coordinatrice di ICCAR (International Coalition of Inclusive and Sustainable Cities) e di Benedetto Zacchiroli, Presidente della rete ECCAR (European Coalition of Cities Against Racism).
La Masterclass è stata realizzata nell’ambito del Progetto europeo End Climate Change – Start Climate of Change, di cui il Comune di Bologna è partner. La possibilità di organizzare un evento che attraversasse sia i temi dei cambiamenti climatici che quelli dell’antirazzismo e delle continuità coloniali ha permesso di esplorare gli intrecci profondi che sottendono a questi fenomeni, restituendo così la complessità di alcuni tra le questioni più urgenti della nostra contemporaneità. Il pomeriggio è stato aperto dai saluti istituzionali e dall’intervento della Vicesindaca Emily Clancy che ha restituito impegni e sfide del Comune di Bologna nel contrasto alle discriminazioni.
Il panel del pomeriggio ha visto coinvolti Jean Blaise Nguimfack (Black History Month Bologna), moderatore dell’incontro, Pierluigi Musarò (Università di Bologna e coordinatore dell’attività di ricerca per #ClimateOfChange) e Kwanza Musi Dos Santos (specializzata in Diversity Managment). Il dialogo si è svolto a partire dalla disseminazione dei risultati della ricerca in Senegal coordinata dal professore Musarò che ha permesso al suo team di lavoro di raccogliere dati e interviste, restituendo l’impatto del cambiamenti climatico in quelle aree, oramai un vero e proprio moltiplicatore di minacce di vulnerabilità preesistenti. Quali strategie per riuscire a raccontare quanto accade in un’ottica di costruttiva consapevolezza e per contrastare diversi tipi di ingiustizia compresa quella ambientale? Si tratta in primo luogo di andare oltre la narrazione allarmistica-emergenziale dei disastri ambientali che rischia di deresponsabilizzare poteri ed istituzioni e parallelamente favorire una riflessione costruttiva sugli scenari futuri, in modo da dare una alternativa positiva motivando così all’azione solidale e non spingendo verso atteggiamenti sconfortati e di paralisi. Altrettanto importante è l’esercizio di decentramento della prospettiva da un punto di vista temporale, mettendosi nei panni delle future generazioni per comprendere l’importanza e la direzione delle scelte attuali. Ci sono poi i protagonisti che vivono nella quotidianità gli effetti, immediati e conseguenti, dei cambiamenti climatici, protagonisti a cui è prima di tutto necessario restituire volti e storie e coinvolgere nelle decisioni politiche da prendere.
Kwanza Musi Dos Santos ha proposto una riflessione a partire dall’utilizzo delle parole e dei linguaggi della comunicazione. Parole e linguaggi che non devono nascondere o annullare le differenze ma riconoscerle e valorizzarle. Le parole sono state le protagoniste anche della seconda parte della Masterclass che ha ospitato un’attività informale, coordinata dall’Istituto Storico Parri, e ha coinvolto direttamente i partecipanti in gruppi di lavoro. L’esercizio di riflessione è partito dal riconoscimento e dalla definizione di alcuni termini chiave che ricorrono nelle narrazioni dei cambiamenti climatici e ambientali, ma che non sempre sono facilmente comprensibili o utilizzati nel modo più corretto a livello comunicativo. Questo ha permesso di costruire un glossario di base, condiviso in plenaria. Un’attività che si propone come punto di partenza per futuri esercizi teorico-pratici nell’ambito delle attività del Progetto.
La serata si è conclusa con l’emozionante performance teatrale del Collettivo Hospites, grazie alle interpretazioni e alle voci di Eduardo Landim, Leonardo Balestra e Chiara Camis.
La Masterclass UNESCO è stata l’occasione non solo di dare spazio ai risultati e ai materiali delle ricerche dell’Università all’interno di #ClimateOfChange, ma anche di rafforzare la rete locale e internazionale dei soggetti impegnati sui temi dell’antirazzismo, delle continuità coloniali e della giustizia ambientale. L’evento ha fornito inoltre la cornice per presentare alcune delle iniziative in programma nei prossimi mesi come la seconda edizione del percorso Traiettorie di Sguardi, curato da Patto per la Lettura di Bologna in collaborazione con il Centro Interculturale Zonarelli e Istituzione Bologna Musei, e la mostra “Schiavitù e tratta. Vite spezzate tra Africa e Americhe” curata dalla Biblioteca Amilcar Cabral di Bologna che verrà inaugurata a fine aprile.
L’evento ha costituito infine il primo passo di un percorso che porterà alla realizzazione di una seconda Masterclass, realizzata in lingua inglese insieme a ECCAR coinvolgendo giovani europei di diversi paesi, e dell’attività di advocacy legata al progetto #ClimateOfChange e prevista in occasione dell’Assemblea Generale di ECCAR in autunno.